Sono stata in Bolivia, ho percorso in bici la strada più pericolosa al mondo e sono sopravvissuta! Ma la Carretera de la Muerte è davvero così pericolosa? Ne vale la pena? Come posso organizzare questo famoso tour? Cosa mi serve? In questo post risponderò a tutte le vostre domande!
La Carretera de la Muerte o Death Road è una strada della Bolivia chiamata Via degli Yungas lunga circa 56 km che collega La Paz a Coroico, percorrendo un dislivello di circa 3000 m! E’ larga in media 3 metri e non avendo guardrail è stata spesso oggetto di incidenti stradali mortali, il più tragico, quello del 1983, ha registrato oltre 100 vittime. Per questo è considerata una delle strade più pericolose al Mondo!
Oggi per fortuna viene utilizzata molto meno di frequente, da quando hanno realizzato la nuova strada di collegamento. Quindi, per lo più si incontrano biciclette e raramente auto che restano ancora affezionate alla vecchia strada. Le auto che circolano, dal 1990 sono obbligate a guidare tenendo la sinistra (come in Inghilterra), per meglio “tenere sottocontrollo” il burrone.
Come organizzare il tour?
La città di partenza dei tour è La Paz, che sicuramente avrete incluso come tappa del vostro viaggio in Bolivia … se non l’avete fatto … fatelo!! Noi siamo arrivati dal Perù con l’aereo, ma a seconda di dove vi trovate è raggiungibile anche con autobus sia diurni sia notturni.
A La Paz troverete moltissime agenzie; il mio consiglio è di sceglierne una qualificata e che abbia biciclette in un ottimo stato di manutenzione: state affidando la vostra vita ad un mezzo a due ruote, meglio che sia in perfette condizioni! Noi abbiamo scelto la Barracuda Biking e ci siamo trovati benissimo. Questa agenzia ha guide altamente specializzate, biciclette da downhill nuove e sempre controllate, attrezzatura di sicurezza (caschi integrali, guanti, ginocchiere, pantaloni rinforzati e giacca). Potete prenotare il tour entro il giorno prima, recandovi nella loro agenzia o scrivergli una mail.
Cosa comprende il tour?
Il tour con Barracuda dura 1 giorno e comprende il noleggio, oltre della bicicletta, dell’intera attrezzatura: casco, guanti, giacca e pantaloni rinforzati, ginocchiere. Lungo la strada è previsto qualche snack e, a fine tour, vi verrà servito un pranzo a buffet e si potrà fare il bagno in piscina! Nel posto dove si arriva è possibile fare anche la doccia.
Dato che passerete da 4600 m a 1100 m, il clima varierà moltissimo. All’inizio farà piuttosto freddo, ma poi lungo il percorso la temperatura salirà parecchio. Quindi, vi consiglio di partire un pochino più coperti (noi avevamo il pile sotto la giacca da loro fornita), ma poi abbiamo concluso la giornata in maglietta a maniche corte! Per la parte bassa, mettete un pantalone comodo, lungo e leggero (io avevo un leggins) da tenere sotto al pantalone rinforzato che vi darà l’agenzia.
Nel prezzo del tour non è inclusa la fee di ingresso di 50 bob.
Durante la discesa, essendoci pozze d’acqua e cascate ci si può bagnare, quindi consiglio di portare un cambio completo. Potete tenere tutto in uno zainetto da lasciare nel pick up che vi seguirà lungo tutto il tragitto.
Durante il giorno vi verranno fatte delle foto. Sconsiglio di portare macchine fotografiche ingombranti, meglio una GoPro da attaccare al casco (hanno anche gli attacchi, basta chiedere).
Pronti a pedalare!
Il ritrovo è alle 7.30. Verrete caricati sui pick up che trasporteranno sia voi sia le biciclette e si raggiungerà il punto di partenza dopo circa un’ora. I gruppi sono composti da una decina di persone. Dopo aver fatto un briefing, con la nostra guida Gus, sull’utilizzo delle bici e qualche prova di frenata, sarete pronti a pedalare!
La prima parte serve a prendere confidenza con la bici, essendo su asfalto è più semplice; sfreccierete a tutta velocià e il divertimento è assicurato!
Dopo circa 20 km si arriva al vero e proprio punto di partenza della Death Road. Da qui, le cose si fanno serie! Aumentano le raccomandazioni da parte di Gus e si parte.
La strada è sterrata, stretta e senza protezioni. Ogni tanto l’occhio cade a sinistra sul dirupo, è davvero impressionante, ma per fortuna in bicicletta c’è tutto lo spazio necessario per scendere in sicurezza. La guida Gus è sempre davanti e tutto il gruppo dietro di lui in fila, ognuno con i suoi tempi, tanto a chiudere c’è sempre la seconda guida che ci controlla e ci fa le fotografie!
Il panorama attorno a noi è stupendo, la vegetazione è rigogliosa, siamo nella giungla! Lungo il percorso passiamo anche qualche piccola cascata e attraversiamo dei fiumi. E’ davvero divertente!
Percorriamo tutta la Death Road e arriviamo alla fine verso le 14.00, dove ci aspetta un tuffo in piscina mentre preparano il pranzo. Il rientro a La Paz è intorno alle 19.00.
I survived to the Death Road!!!
Chi può fare la Death Road?
Per fare la Death Road non servono particolari attitudini (ovviamente devi sapere andare in bicicletta!). Basta avere voglia di fare un’esperienza adrenalinica. Se non sei particolarmente sportivo non è un problema, non dovrai quasi mai pedalare, quindi non è faticoso: essendo in discesa userai più le mani per frenare che i piedi! Inoltre, le soste sono moltissime durante il percorso, proprio per permettere al gruppo di riunirsi, riposarsi, godere del paesaggio e fare fotografie.
Lungo il percorso noterete numerose croci in ricordo delle vittime della Carretera, alcune, come vi racconterà la guida, sono state morti da incidenti in bicicletta. Ma non fatevi spaventre, l’importante è seguire tutte le raccomandazioni della guida. La verità è che in bici, non è così pericoloso come sembra.
Lasciatevi andare e sarà una delle esperienze più divertenti della vostra vita!
Grazie a Barracuda Biking per avermi fatto vivere quest’esperienza così adrenalitica, ma in totale sicurezza! E se la vostra guida sarà Gus, portategli i miei saluti!!